12 settembre 2025 - 00:19
Source: ABNA24
Decine di civili uccisi in un sanguinoso attacco nell'est della Repubblica Democratica del Congo

L'est della Repubblica Democratica del Congo è stato ancora una volta teatro di un sanguinoso massacro; almeno 60 persone sono state uccise in un attacco di un gruppo armato affiliato all'ISIS al villaggio di Natwiyo.

Secondo l'agenzia di stampa internazionale Ahl al-Bayt (AS) - ABNA, almeno 60 civili sono stati uccisi in un attacco mortale di uomini armati affiliati al gruppo "Forze Democratiche Alleate" (ADF), alleato con l'ISIS, al villaggio di "Natwiyo" nella provincia del "Nord Kivu" nell'est della Repubblica Democratica del Congo.

Secondo il colonnello Allan Kiwiwa, un funzionario amministrativo nella regione di Lubero, il massacro è avvenuto subito dopo la cerimonia funebre dei residenti e il bilancio delle vittime potrebbe ancora aumentare.

Un sopravvissuto ha spiegato all'Associated Press che circa 10 aggressori armati di machete e mannaie hanno costretto le persone a radunarsi in un punto e poi li hanno attaccati. Ha detto di aver perso i sensi tra le urla delle vittime ed è sopravvissuto.

Secondo attacco

In un incidente separato, attivisti civili hanno riferito che almeno 18 persone sono state uccise in un altro attacco dello stesso gruppo nella regione di Beni, nel Nord Kivu.

Claude Musafoli, un attivista per i diritti umani locale, ha annunciato che i corpi delle vittime sono stati trasferiti nella città di Oicha e molti di loro mostrano segni di mutilazione da colpi affilati. Ha invitato le persone a venire a identificare i loro parenti.

Aumento della violenza nonostante le operazioni congiunte

Il gruppo "Forze Democratiche Alleate" opera ai confini del Congo e dell'Uganda e ha giurato fedeltà all'ISIS nel 2019. Nonostante le operazioni congiunte degli eserciti dei due paesi, questo gruppo continua a uccidere civili.

Lo scorso luglio, il gruppo ha compiuto due attacchi su larga scala nella provincia di Ituri: uno contro una chiesa nella città di Komanda che ha causato la morte di 34 persone, e un altro nella regione di Irumu che ha lasciato 66 morti.

Vuoto di sicurezza e sfruttamento da parte di gruppi armati

L'est del Congo è alle prese con numerosi conflitti, tra cui la battaglia dell'esercito governativo contro il movimento ribelle "M23", che è sostenuto dal Ruanda. Questa situazione ha portato al ritiro delle forze governative da alcuni villaggi di confine e alla creazione di un vuoto di sicurezza.

Volker Türk, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani a Ginevra, ha avvertito che il gruppo ADF ha sfruttato questo vuoto per espandere la portata dei suoi attacchi.

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